Arek vom Grauen Stern, maschio
di Pastore Tedesco grigio, nato nel 1990. Sin da cucciolino, i suoi
atteggiamenti sono stati quelli di un cane adulto e responsabile,
sicuro e determinato, ligio al dovere sempre.
Iniziò la carriera agonistica con il suo primo proprietario
il 12.04.1992 in SchH1, 2° classificato con il punteggio di
96.83.88.
Poi, in seguito a diverbi e disguidi, viene acquistato da Barbara
(innamorata di lui fin dal primo giorno in cui lo vide arrivare,
lupetto di due mesi).
Dopo un periodo di assestamento, nel quale conseguirono una
vittoria in SchH2 con il punteggio di 98.93.92, e la selezione di
razza di 1° classe a vita, seguì un anno di grandi soddisfazioni.
Il 24/25.06.1995 Campionato Regionale Lombardia 96.93.98 –
2° classificato,
il 20/21/22.10.1995 Campionato Italiano SAS 99.88.86 – 19°
classificato,
il 16/17.03.1996 Campionato Regionale Lombardia 99.88.90 –
2° classificato.
Il Campionato Italiano SAS del 18/19/20.10.1996 segna la conclusione
della loro carriera . Anche se il punteggio di quest’ultima
competizione non gli rende merito 71.83.87 - diciamo a causa di
divergenze tecniche e valutazioni discordanti – Arek riceve
i complimenti del pubblico, dei figuranti e di tutte le persone
che lo conoscono dal tempo in cui cominciò a muovere i suoi
primi passi nel mondo del lavoro.
Arek, un cane forte ed equilibrato, consigliato nell’allevamento
della razza, per migliorare carattere e sostanza dei soggetti. Equilibrato,
duttile, di moderato temperamento, possessivo nei confronti di tutto
quel che si trova nel suo raggio d’azione; sensibile alla
distinzione fra maschio e femmina; grande lavoratore, serio e costante.
Arek, un grande cuore travestito da Lupo..
Erano già passati tre anni da quel meraviglioso
giorno in cui potei abbracciare Arek e dirgli ‘finalmente
sei a casa’. Non voglio annoiarvi con smielati sentimentalismi
perciò di lui non racconterò altro che alcuni flash
della mia mente: “ Sei appena arrivato, sei alto poco più
di una bottiglia di coca-cola, sei grigio come un lupo e dai tuoi
occhi esce solo amore… non posso parlarti, non posso toccarti,
posso solo guardarti di sfuggita… tu mi vedi e urli con tutto
il tuo cuore ‘ehi sono qui’… ora non posso, ma
quando tutti se ne saranno andati, lo sai che verrò da te…
amavo quegli incontri clandestini, tu mi riempivi di baci ed io
di carezze e calore, ti portavo i biscotti, la ricotta e tutto l’amore
di cui avevi bisogno… da un giorno all’altro ti chiusero
in cella di rigore e le visite furono impossibili… ti guardavo
mentre lavoravi sul campo, gioivo con te e con te soffrivo…
rimanevo nell’ombra, in silenzio ti amavo… poi un lampo
di genio, chiesi se potevo averti alla fine della tua carriera agonistica,
mi fu risposto di no perché a quel punto avresti meritato
la casa del padrone… non ho smesso sperare… i giorni
passavano, tu crescevi, bello, sano, fiero… i giorni passavano
le sofferenze aumentavano, la tua voglia di vivere si spegneva,
le fughe per te erano sempre più difficili… finalmente
nel terzo giugno della tua vita italiana, la rottura definitiva…
ho fatto la mia offerta senza sapere come onorarla, ma avrei rubato
per te… il tuo libretto mi venne consegnato, eri al fine uno
di noi.”
Per tre anni Arek ed io abbiamo solo giocato, corso, vissuto come
se fossimo un cucciolo e la sua mamma… non sono una mamma,
qualcuno tanti anni fa mi ha impedito di esserlo, ora so perché
e, nonostante i danni riportati, ne sono felice, senza quell’incidente
non avrei mai conosciuto l’amore sincero delle creature semplici.
Dopo tre anni, passati a sperare di rivedere nei tuoi atteggiamenti
il bagliore di quella luce che sprigionavi da cucciolo, eccoti erigerti
fiero sulle zampe nuovamente forti… che dici Arek, ci proviamo?...
abbiamo osato e ci siamo iscritti al Campionato Italiano
S.A.S. di lavoro -
Palazzolo sull'Oglio.
Furono tre giorni ricchi di commozione… insieme a lui superai
l’emozione di varcare il cancello dello stadio, quello stadio
nel quale già essere presente come spettatore mi gratificava,
Arek si distinse fra gli atleti, per lui ricevetti molti complimenti…
alla fine della competizione sfilai in seconda fila, dietro a Carmelo
Sesto e accanto a Cristian Sesto, nella squadra della regione di
cui facevo parte come sezione, la Lombardia, che in quell’anno
fu la vincitrice del Campionato Italiano S.A.S. di utilità
e difesa.
Campionato
Italiano S.A.S. 1995 - Palazzolo sull'Oglio - sezione B: Obbedienza
Campionato
Italiano S.A.S. 1995 - Palazzolo sull'Oglio - sezione C: Difesa
Campionato
Italiano S.A.S. 1995 - Desenzano - La Sfilata
Il mio primo Campionato Italiano, un evento che
avevo sognato sperando di poterci arrivare un giorno. ... Fra le
meravigliosi note vissute con Arek, non sono mancate emozioni forti
in negativo. ... Premessa: la qualificazione per questa gara, era
un Campionato Regionale; Arek ed io lo facemmo nella sede della
nostra sezione, perciò in Lombardia. Fu una gara carica di
spirito familiare pur rimanendo molto seria. Era il clima ed erano
le persone che la rendevano così particolare. Non antagonismo
fra i concorrenti, chiunque avesse vinto, sarebbe stato ugualemnte
applaudito e festeggiato; c'era un grande sprito di squadra. La
sezione ci teneva a qualificare i suoi soci e fece in modo di mettere
tutti a proprio agio. Mi sono trovata a gareggiare con persone che
facevano ''Lavoro'' per Sport e per passione, e mi sono trovata
a gareggiare con Carmelo. Vedere il mio nome sul catalogo di gara,
insieme al suo ... beh ... che devo dirvi ... Lui è il Grande
Lupo ... sfido chiunque a non emozionarsi!!!
In tutte le prove, Arek si distinse e accumulò un punteggio
tale da ''rischiare addirittura di vincere'' ... Non ero lì
per vincere ma solo per qualificarmi, e se mai avessi raggiunto
il gragino più alto mi sarei sentita fuori posto ... non
avevo l'esperienza che potesse giustificare un primo posto anche
se mi ero impegnata a mille per risollevare Arek e volevo che TUTTI
vedessero in Lui quello che vedevo io ... ma davvero ... proprio
non ce la potevo fare a stare ''soprattutto' davanti a Carmelo.
... Quando fu tirata la somma dei punteggi esultai perchè
ero ''seconda'' dietro a LUI che vinse!!! - il nostro punteggio
96.93.98 - ... Vi rendete conto di cosa potevo
provare in quel momento?! '' Arek che non poteva nemmeno più
sopportare il collarino antiparassitario sul collo, tanto era stato
chiuso e privato di ogni sorta di espressività, non solo
era riusicto a solcare ancora un campo di lavoro ma, aveva sopportato
lo stress della gara e aveva raggiunto il posto accanto a Carmelo!!!
Ero al settimo cielo!!!
Arrivammo al Campionato Italiano con un punteggio tale da poter
''forse'' creare qualche problema a chi dello Sport ne aveva fatto
una ragione di vita ... Mi spiego: dalla sezione A la prova
in pista, uscimmo con 99 e i complimenti per Arek che il Giudice
Brisotto riconobbe come un Cane serio, un Professionista! ... Arrivata
allo stadio dove si svolgevaano le altre due prove, incontrai un
personaggio che davvero non credevo mi accogliesse con tanto sarcasmo
... mi fece i complimenti per la pista e poi aggiunse '' si sa,
con le amicizia di un certo tipo, si lavora in casa'' ... perchè
mi era stata fatta una battutaccia del genere, non capivo, non ero
del posto, non gareggiavo in casa, non avevo amicizie particolari
che potevano ''volendo'' favoreggiarmi (e mai l'avrei voluto) -
perchè, perchè quella battuta?! - incalzai la freddata
e mi allontanai..
Tornando a parlare della competizione (delle altre due prove), in
obbedienza sapevo che non potevo puntare ad un altrettanto punteggio
perchè Arek non riusciva ad essere brillante quando si trovava
fuori casa; era preciso ma, alcune lacune del passato riaffioravano
di tanto in tanto; per cui, non puntavo all'eccellente. Però,
anche in questa prova non si è fatto parlare dietro e ci
guadagnammo un bel 88. In attacco invece (sezione
C) sapevo che potevamo perdere due punti per la battuta dei Reviers
e altri due o tre punti all'affronto abbaio, ma da lì in
poi erano tutti punteggi pieni!!! ... Qualcuno si fece i conti
oppure il Figurante era davvero un cretino ... non lo so ...
dopo tanti anni ancora non capisco ... sono una pesona che viaggia
sulla buona bene e sull'importanza di essere sportivi (nel senso
altruistico della parola) pe cui, amarezza e paura a parte, di più
non ho potuto sentire ed espreimere ...! Comunque sia, nel riaffronto
dalla condotta da dietro, nell'impatto, il Figurante fece in modo
che Arek non ricevesse un contrasto elastico e lo impattò
con la manica bassa ... Arek urlò per il dolore ma rimase
lì, continuò a tenere la manica ma senza più
quella forza che lo contraddistingueva ... il Giudice disse che
era entrato a bocca chiusa!!! e ancora oggi urlo il mio disappunto!!
''ma come poteva tenee la manioca in bocca se la bocca
non la aveva aperta??? ... fortunatamente, il secondo
Figurante, quello della prova di coraggio, era una persona nobile
e fece in modo di non sbagliare. Il risultato fu ''eccellente''
e ci congedammo con un 86 pronunciato! ... Ero
comunque felice per il comportamento di Arek, ero raggiante per
Lui, ma anche tanto preoccupata... speravo che non si fosse fatto
male in maniera seria ... per me contava solo questo <3
''il suo urlo, unito
a quello del pubblico, mi è entrato come una lama nel cuore…
non sapevo più che fare… se smettevo potevo creargli
un problema psicologico e, con tutto quel che aveva passato, l’ultimo
dei miei desideri era di fornirgli un nuovo stress, continuare poteva
significare peggiorare un problema fisico prodotto dal brutto impatto…
che fare?... come sempre mi sono affidata a lui: ‘se lui sta
lì vuol dire che ce la fa!’
Da quella gara al primo allenamento sono passati due mesi di riposo.
Poi piano, piano abbiamo ricominciato''
Ho raccontato questo ''episodio dell'attacco''
perchè fu in quell'occasione che cominciai a vedere gli ''sportivi''
con altri occhi!o''
Campionato
Regionale S.A.S. 1996 - Brescia Arrivati al campo
per la prova, troviamo ad accoglierci tutta la disponibilità
della S.A.S. Valdoglio e gli Amici del Lavoro: Carmelo e Cristian
Sesto, Antonio Ierardi, Riccardo Colaianni, Francesco Finocchiaro,
Martino Martinelli… i giudici Arturo Lezier, con il quale
era nata una simpatica amicizia al Campionato del 1995, e Werner
Prigant, un caro amico di un nostro caro amico Tony Testa…
e ancora Arnaldo Benini, conosciuto nel mondo dell’agility
– quando l’agility era uno sport sano – e venuto
appositamente al campo per stare con noi e per salutare il suo amico
e maestro Arturo Lezier. Un week-end fra Amici.
I ricordi più simpatici: Martino era lì con la sua
Helen per la Selezione F.C.I., nonostante fosse già un grande
della cinofilia e avesse già raccolto molti frutti del suo
operato, era un incurabile distratto. Paolo lo capiva perfettamente.
Dovevamo andare a fare una pista di prova – eravamo tutti
un po’ preoccupati per la pista perché i terreni non
erano meravigliosi, ricordo che abbiamo canticchiato un coretto
d’incoraggiamento per tutto il week-end – Martino viene
con noi. Prima di salire in macchina, lo vediamo che cerca preoccupato
un po’ dappertutto… ‘che succede?’…’non
trovo gli oggetti’… tranquillo ne ho a iosa’…
faccio per rovesciare la mia sacca quando Paolo, scaramantico incurabile
‘aspetta, aspetta uno te lo do io’ – un accendino
bic – ‘c’ho preparato Alfa e, nonostante le preoccupazioni
di Barbara, ho fatto un figurone!’…‘dai qua, non
si rifiuta niente in queste circostante!’…
L’allenamento andò benissimo. Il giorno dopo Arek fece
99 ed Helen 99.
Arriva il momento della prova del campo per la sezione ‘B’.
Tutti pronti all’appello ma nessuno entra. Cosa succede?....
cosa succede?... STUPORE… nella parte finale del ring, dove
avremmo dovuto fare l’invio in avanti, c’erano caprette
e galline. Al fianco sinistro del campo, tutta la fattoria. Non
sapevamo se ridere o piangere.
Recuperati gli animaletti, cominciamo… con qualche difficoltà!
Il giorno dopo, ci fu qualcuno che si giocò tutto l’esercizio
dell’invio per abbandono della linea retta, in direzione pollaio…
ma per fortuna una volta i ‘platz’ erano ‘platz’!
Arek fece 89, Helen 97.
Nella sezione ‘C’ la cosa più divertente che
ricordo è stata la frase di Cristian a Pezzano. Cristian
era il conduttore di Eso, un cane molto particolare dal morso molto
forte e fermo,con un carattere molto, ma molto dominante. Cristian
ci aveva discusso solo pochi giorni prima. Eso nella gara stentava
un po’ a lasciare, allora il giudice lo esortò ad intervenire
‘ma insomma Cristian vuoi far lasciare questo cane’...
Cristian senza pensarci due volte rispose ‘per me può
uscire pure con tutto il figurante in bocca’… a quelle
parole tutti siamo sbottati a ridere, e l’applauso arrivò
spontaneo!!!
Ultima nota divertente che stavo dimenticando, fu quella riguardante
Paolo che si sparò su una mano con la pistola dell’indifferenza
allo sparo… gli rimase la mano nera per una settimana e non
vi dico per quanto tempo lo presero in giro!!!
La gara si concluse al meglio: nel Campionato Regionale Arek arrivò
secondo, dietro a Luigi Cimetti con Thali di Oroval, il fratello
di cucciolata della nostra Thika, terzo Francesco Finocchiaro con
Fiaba, quarto Antonio Ierardi con Ziro vom der Rostadt . Nella selezione
F.C.I. vinse Martino con Helen (1° eccellente 286 punti CAC
CACIT), secondo Carmelo Sesto con Chico Vom Sommerbring, terzo Mario
Mazzariello con Togo di Oroval, fratello di Thali e Thika, quarto
Riccardo Colaianni con Yanez de Gomena del Citone.
Un altro meraviglioso ricordo aggiunto alla nostra storia di ricordi…
ricordi a cui amo pensare e che, forse mi mancano tanto quanto li
amo.
Un saluto a Martino e un grazie particolare per l'appoggio morale,
per il 'dai ciccio op' - Arek aveva qualche problemino a saltare
- e per il ' forza lupi' - alla fine della sequenza di obbedienza...
un saluto a Riccardo e Leda, a Francesco, a Cristian, a Carmelo,
ad Arnaldo - grazie per essere venuto a fare il tifo per noi -,
ad Arturo - grazie per le sue raccomandazioni a non correre tanto
durante la sezione B e a lasciar fuori del campo l'emozione -, ad
Antonio - allegro e spensierato come sempre -, a Werner e a tutti
gli altri… a tutti grazie per averci fatto passare dei giorni
spensierati.
Campionato
Regionale S.A.S. 1996 - Brescia - sezione C: Difesa
Campionato
Regionale S.A.S. 1996 - Brescia - sezione B: obbedienza
Campionato
Regionale S.A.S. 1996 - Brescia - Il podio di Arek
Campionato
Regionale S.A.S. 1996 - Brescia - Il podio di Helen
Settembre 1996 - Il tempo si stringe
attorno all’ultima competizione con Arek, alla prima ultra-discussa
con Apache e al terzo brevetto di lavoro di Alfa.
Fra meno di un mese entrerò, insieme al mio Compagno, per
l’ultima volta in uno stadio.
Vorrei, ancora una volta, dimostrare la meraviglia del mio Cane,
vorrei dimostrare che non è solo con la dittatura o con le
tecniche raffinate o con i metodi para-psicologici innovativi, che
si può arrivare ad un livello più che buono del lavoro,
vorrei far parlare ancora una volta del mio Arek.
Gli allenamenti si svolgono nella massima serenità, trascurando
forse, un po’ la precisione… quando ti trovi a dover
cancellare tante esperienze brutte dalla mente di un cane, devi
necessariamente rinunciare a qualche punto per concedere un po’
di iniziativa al tuo compagno, senza per questo perdere di vista
la serietà dell’opera.
Sapevo già dove avremmo perso punteggio e dove ne avremmo
guadagnato.
Arek possiede un istinto alla ricerca e una serietà nell’affrontare
la prova di pista, che, per non farlo arrivare al massimo della
quotazione, non deve esserci il tracciato, altrimenti può
variare fra 98 e 100. In obbedienza possiamo perdere qualcosa nel
seduto in movimento, un po’ lento, e nella velocità
di esecuzione del riporto, ma non mastica e non anticipa i comandi,
quindi, quanto potranno toglierci?... In attacco, la pecca sono
i nascondigli (da sempre ne batte quattro invece di sei = meno due
punti) e l’abbaio al sesto nascondiglio (appena arriva dà
due musate sulla manica per far muovere il figurante, e poi parte
in abbaio… quando scriverò la sua storia vi metterò
a parte della sua preparazione addestrativa prima e dopo l’entrata
in casa Caldora)… per il resto degli esercizi è in
piena forma sportiva, e vorrei sottolineare sportiva, perché
è così che è stato preparato da Paolo e da
me, sportivamente.
Campionato
Italiano S.A.S. 1996 - S.Vito al Tagliamento
Prima prova, l’attacco.
Piove a dirotto. Il giudice è vestito di cerata gialla, e
si ripara sotto un grande ombrello giallo. Logicamente è
al nascondiglio dell’abbaio. Arek, cosa farà?...
Bene, siamo alla partenza, fuss, alt, revier… Arek parte e…
vedetevi il filmato al fine del quale c’è il giudizio
del giudice.
Avete sentito l’urlo del figurante nella prova di coraggio?...
beh, a quell’urlo, alcuni binomi valorosi si sono fatti fare
un certificato di indisposizione e si sono ritirati dalla competizione…
non dico altro!
Seconda prova, la pista.
La pista parte male dallo stadio. Non sono ancora riuscita a capirne
il motivo, ma non ci fanno fare il tragitto fino alle piste con
le nostre auto, bensì con auto dell’organizzazione.
Efficiente sento dire! Si, forse per chi non ha un cane che patisce
le novità (grazie al suo preparatore giovanile…). Arrivati
ai campi, aspettiamo il nostro turno, mezz’ora, e poi ci caricano
sul vano posteriore di un pulmino cargo chiuso. Arek, che un pochino
si era calmato, si innervosisce nuovamente, non ha mai fatto un’esperienza
simile… Scendiamo a destinazione, pochi metri dalla pista.
Ero un po’ arrabbiata e molto preoccupata per Arek, non ha
avuto una infanzia facile, e fino ai due anni di vita, ha subito
talmente tanto che ogni variazione gli creava dei problemi. Comunque
ci presentiamo al giudice, il giudice ci dà l’ok, porto
Arek in prossimità della partenza. A due metri circa di distanza
dal paletto, un altro paletto che segnala un’altra pista.
Qual è la nostra?
Questa, ci dice il tracciatore, quella è la fine di un’altra
pista.
Così vicina?
L’oggetto di quella fine, deve avere un odore molto forte,
perché Arek tira in quella direzione. Ha fatica cerco di
avere le sua attenzione, finalmente si parte. Arek inizia lento,
cauto come sempre, il guinzaglione si svolge, lo seguo. Dopo pochi
passi il terreno è un pasticcio di impronte che vagano per
una decina di metri, in lungo e in largo, Arek annusa intensamente,
a destra, a sinistra, prova avanti, torna indietro… alla fine
mi guarda, do il ‘cerca’, lui guarda a terra, mette
giù il naso e lo rialza, mi guarda e mi viene al piede.
Ero furiosa per il problema che si era creato al mio Arek, ero arrabbiata
per il tracciato… con Arek al mio fianco, chiedo al giudice
di tirarmi fuori dalla competizione e di poter continuare la pista
per far superare il problema al cane. Il giudice acconsente, ma
invece di andar via, mi segue. Supero il punto impiastricciato,
nuovamente do il ‘cerca’ ad Arek. Come da manuale il
mio Compagno disegna la pista, e la disegna a tal punto che, se
anche mi ero resa conto che il disegno seguito dal tracciatore non
era un P ma una R, al mio Cane non importava nulla. Come non è
importato di segnalare un oggetto a due metri di distanza dalla
parte finale della sua pista (visto poi, che alla nostra partenza
c’era una situazione analoga… ironia della sorte, quell’oggetto
doveva essere la fine del nostro tracciato, ma nella realtà
non era al suo posto. Arek stavo fiutando l’uscita di pista
del tracciatore, e l’avrebbe fatto fino a mostrarci la via
dell’uscita dal campo e, forse ci avrebbe portato fino alla
macchina.
Il giudice chiama. Do il terra ad Arek, mi avvicino a lui, lo bacio
e consegno i due oggetti precedenti. Mentre mi congedo, il giudice
mi ferma per fare i complimenti ad Arek… dopo una prova così,
nonostante la mia richiesta di uscire dalla competizione lo tenne
dentro con un 71.
Terza prova, l’obbedienza.
Anche per questa prova non voglio perdermi in chiacchiere, se volete
guardate il filmato e giudicate voi stessi.
Una buona gara non povera di imprevisti, ma alla
fine il mio Arek si è comportato bene, come sempre, e con
la disapprovazione di molti, do comunicazione della nostra ultima
impresa.
Grande Arek!.
- p.s. - Da questo campionato, ho imparato a non fare più
pronostici!!!
Nota: vorrei raccontare di un ulteriore
ricordo un po’ personale di questo campionato: il numero di
estrazione della nostra partenza, ci accoppiava ad una coppia molto
particolare, sto parlando di Giuseppe Capitanio e Gitta von der
Rostadt.
La conoscenza con Capitanio risale al 1991, quando andai a vedere
per la prima volta un Campionato S.A.S. di addestramento. Giuseppe
concorreva con Tea, una creatura piccolina ma brillante, grintosa
e determinata. Un piccolo concentrato di meraviglia.
Gitta, invece, è la sorella di cucciolata della mia Gilda.
Precisa, matura e sapientemente addestrata, ha portato a termine
la sua gara al meglio. Se non mi ricordo male, nonostante abbia
avuto anche lei qualche problema con la pista.
Beh, datemi della sentimentale, ma entrare in campo e concludere
la mia carriera sportiva con Arek con accanto la sorellina di Gilda
e una persona semplice e umile, quale si è sempre dimostrato
Giuseppe Capitanio, è stato per me molto emozionante.
Campionato
Italiano S.A.S. 1996 - S.Vito al Tagliamento - sezione B: Obbedienza
Campionato
Italiano S.A.S. 1996 - S.Vito al Tagliamento - sezione C: Difesa
Un
Cane che fa sport può/deve avere una
vita anche al di fuori del campo!!!
Un
bagno al torrente |